C’è un profumo che accompagna da secoli il Gargano ed è quello degli agrumi di Rodi Garganico. Passeggiare tra i…

C’è un profumo che accompagna da secoli il Gargano ed è quello degli agrumi di Rodi Garganico. Passeggiare tra i suoi aranceti significa entrare in un mondo sospeso tra mare e colline, dove il tempo è scandito dalla fioritura dei fiori bianchi e dal colore dorato delle arance. Qui la coltivazione degli agrumi non è solo agricoltura: è identità, tradizione e patrimonio culturale. La cosiddetta “via degli agrumi” diventa così un itinerario speciale, capace di raccontare il legame profondo tra un borgo e i suoi frutti.

Rodi Garganico e gli agrumi: un legame antico

La storia di Rodi Garganico è intrecciata a quella degli agrumeti. Già dal Medioevo, i monaci introdussero la coltivazione di arance e limoni sfruttando la posizione privilegiata del borgo: un balcone naturale sul mare, con un microclima unico che proteggeva le colture. Nel tempo, Rodi divenne un centro importante per l’esportazione di agrumi verso l’Italia e l’Europa, rendendo questi frutti un simbolo di ricchezza e prosperità.

Gli agrumi rodiani, in particolare le arance bionde del Gargano IGP e i limoni femminello del Gargano IGP, sono oggi prodotti riconosciuti e tutelati a livello europeo. La loro qualità è data dal terreno calcareo, dal clima mite e dalla vicinanza al mare, che conferisce profumi e sapori unici.

Passeggiare lungo la via degli agrumi

La via degli agrumi non è un percorso segnato da cartelli, ma un’esperienza che si vive camminando o pedalando tra i filari, spesso delimitati da muretti a secco e pergolati in legno. Durante la fioritura, tra aprile e maggio, l’aria si riempie del profumo intenso dei fiori d’arancio, creando un’atmosfera quasi magica.

Molti agrumeti si trovano a ridosso del centro abitato, così che basta allontanarsi di pochi minuti per ritrovarsi immersi in una tavolozza di colori e fragranze. Alcuni produttori aprono le porte ai visitatori, raccontando le tecniche di coltivazione e permettendo di assaggiare direttamente i frutti appena colti.

I frutti della tradizione: gusto e simbologia

Gli agrumi di Rodi non sono solo un piacere per il palato, ma anche parte integrante delle tradizioni locali. In passato, i frutti venivano usati nelle cerimonie religiose, nelle feste di paese e persino come dono nuziale, simbolo di abbondanza e fertilità.

In cucina, gli agrumi diventano protagonisti di marmellate artigianali, liquori profumati come il limoncello, dolci tipici e ricette che uniscono mare e terra. Le ostie ripiene di mandorle e miele, ad esempio, trovano un perfetto equilibrio con una scorza d’arancia grattugiata.

Esperienze da vivere tra gli aranceti

Visitare Rodi Garganico durante la stagione agrumicola significa poter partecipare a feste e sagre dedicate agli agrumi, con degustazioni, laboratori e mercatini. Alcune aziende agricole organizzano percorsi didattici, in cui si può assistere alla raccolta, scoprire le tecniche di irrigazione tradizionali e imparare a riconoscere le diverse varietà.

Un consiglio? Percorrere la via degli agrumi nel tardo pomeriggio, quando la luce calda del tramonto accende di oro i frutti maturi e il mare sullo sfondo diventa specchio del paesaggio. È il momento in cui Rodi mostra il suo volto più autentico e suggestivo.

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