Mattinata è un piccolo comune che racchiude in sé tutte le caratteristiche di una meta ideale per le vacanze: questa località è infatti un perfetto punto di incontro tra storia, cultura, arte e, naturalmente, lo splendido mare cristallino proprio della Puglia.
Di seguito forniremo una panoramica di Mattinata, parlando della sua storia e dei tesori che non si possono tralasciare in un tour del Gargano.
Le origini di Mattinata
Mattinata sorge all’incirca a metà del percorso che separa Vieste e Manfredonia, nel Parco Nazionale del Gargano, circondata dalla rigogliosa campagna pugliese.
Le origini del suo nome vengono fatte risalire ai Romani, che la chiamarono Mater Matuta (ciò la dea del mattino) per via della sua posizione rivolta verso est, il punto in cui il sole sorge.
Proprio i Romani contribuirono ampiamente alla configurazione di questa località, ergendo delle mura, una villa di epoca augustea nelle vicinanze del porto turistico e lastricando le strade con pavimenti a spina di pesce.
Tuttavia, non furono i Romani a determinare la nascita del comune: alcune testimonianze, come la necropoli che si trova sul Monte Saraceno, risalgono a tempi addirittura precedenti quelli della dominazione greca, raccontando della presenza dei Dauni.
Strutture successive nel tempo sono, ad esempio, i resti del convento di Santo Stefano, di epoca paleocristiana, dove ancora rimangono visibili dei graffiti.
Mattinata: il perfetto incontro tra uomo e natura
A Mattinata la bellezza della campagna pugliese regala il meglio di sé, esprimendosi in una varietà impareggiabile di colori e profumi e alternando filari di uliveti alle asperità della roccia.
Le caratteristiche naturali di questo territorio lo rendono una meta estremamente interessante per coloro che si dilettano di botanica, dal momento che a Mattinata crescono spontaneamente ben 50 delle 80 specie di orchidee che si possono trovare in Italia.
Se la natura bucolica e rustica è la protagonista indiscussa della porzione che guarda verso l’entroterra, basta volgere lo sguardo al mare per trovarsi di fronte un panorama del tutto differente: baie e calette costellano la costa, che offre anche un aspetto suggestivo grazie alla presenza del centro storico che si erge sulle colline appena antistanti.
In particolare, in corrispondenza del rione Junno, si possono osservare diversi esempi di pajare, degli edifici tipici caratterizzati per la forma bassa e rettangolare, il colore bianco e il fatto di essere perfettamente allineate una contro l’altra: ciò per favorire la minore esposizione possibile al sole, così da tenere gli ambienti più riparati dal torrido caldo dei mesi estivi.
Per quanto concerne la natura in prossimità del litorale, invece, molto caratteristici sono anche i mandorli, che crescono, in certi punti, anche su faraglioni a picco sul mare e accanto a formazioni rocciose che, con il trascorrere del tempo, sono state scavate fino ad assumere la forma di grotte e di piccole rientranze.
Proprio tra di esse si devono ricercare le numerose testimonianze di epoca preistorica (ad esempio, nei pressi di Coppa del Principe), ma anche le migliori possibilità di trovare la possibilità di noleggiare un’imbarcazione per partire alla scoperta delle bellezze dalla costa frastagliata.
I punti panoramici più belli di Mattinata
Mattinata è, soprattutto, un susseguirsi di panorami incontaminati, come quelli di Baia Mergoli, con i suoi iconici faraglioni, e della Baia delle Zagare, un nome davvero evocativo in grado di far viaggiare la fantasia. È questo il luogo perfetto per chi cerca del relax in una splendida spiaggia poco battuta, sorvegliata dalle pinete e intrisa del profumo degli agrumi.
Allo stesso modo, anche Vignanotica è una spiaggia con molto da offrire a livello paesaggistico. Al termine di una scarpinata, si apre con il candore dei suoi ciottoli e offre una magnifica vista sulle falesie e sulle cavità che esse formano sgretolandosi.
L’ennesima testimonianza del perfetto equilibrio che l’uomo, in questi luoghi, è riuscito a raggiungere con la natura, è rappresentata dalla presenza, sapientemente collocata tra questi punti panoramici, del santuario dedicato alla Vergine Incoronata, una chiesetta settecentesca realizzata con la bianchissima pietra locale e dalla forte aria rurale.
A dispetto di questa apparente umiltà, al suo interno di trova un sontuoso altare in stile barocco e un altro prezioso tesoro: il quadro raffigurante la Vergine che ha reso questo edificio così caro agli abitanti della zona.



