Quando si parla di gastronomia garganica, è impossibile non menzionare la paposcia, un panino tipico che racchiude in sé i sapori e le tradizioni di questa splendida zona della Puglia.
La paposcia è molto più di un semplice panino: è un simbolo di convivialità, di amore per la buona tavola e di legame con il territorio. Scopriamo insieme la storia, le varianti e le curiosità di questo piatto imperdibile.
La Storia della Paposcia
La paposcia ha origini antiche che risalgono al Medioevo, quando i contadini del Gargano utilizzavano gli avanzi dell’impasto del pane per creare questo panino. Il nome “paposcia” deriva dal termine dialettale che significa “pantofola”, per via della forma allungata e schiacciata che ricorda appunto una pantofola.
Tradizionalmente, la paposcia veniva cotta nei forni a legna insieme al pane, sfruttando il calore residuo per ottenere una cottura perfetta: croccante all’esterno e morbida all’interno. Oggi, questa tradizione si è mantenuta, e la paposcia continua ad essere un pilastro della cucina locale, amato sia dai residenti che dai turisti.
Gli Ingredienti e la Preparazione
La paposcia è un esempio perfetto di come pochi ingredienti semplici possano dar vita a un piatto straordinario. Gli ingredienti principali sono farina, acqua, lievito, olio d’oliva e sale. L’impasto, una volta lievitato, viene steso e cotto in forno fino a raggiungere la giusta doratura.
Una volta pronta, la paposcia può essere farcita in molti modi diversi. Le versioni più tradizionali prevedono l’uso di ingredienti locali come olio extravergine d’oliva, pomodori freschi, rucola, formaggi e salumi. Tuttavia, esistono numerose varianti che includono anche verdure grigliate, funghi, pesce e altre delizie.
Curiosità e Tradizioni
La paposcia non è solo un cibo, ma anche un simbolo di festa e convivialità. Durante le sagre e le feste paesane, è comune trovare stand che preparano e vendono paposce appena sfornate, diffondendo nell’aria un irresistibile profumo di pane e farciture.
Una delle sagre più famose dedicate a questo panino è la Sagra della Paposcia che si tiene ogni estate a Vico del Gargano. Questo evento attira visitatori da tutta la regione e oltre, offrendo un’opportunità unica per gustare diverse varianti di paposcia, partecipare a laboratori di cucina e scoprire altre specialità gastronomiche del Gargano.
Preparare la Paposcia a Casa
Se dopo aver assaggiato la paposcia nel Gargano vuoi provare a prepararla a casa, ecco una semplice ricetta per portare un po’ di Puglia nella tua cucina.
Ingredienti:
- 500g di farina
- 300ml di acqua
- 25g di lievito di birra fresco
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino di sale
- Farciture a piacere (pomodori, rucola, formaggi, salumi, ecc.)
Preparazione:
- Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida.
- In una ciotola grande, mescolare la farina con il sale.
- Aggiungere l’acqua con il lievito e impastare fino a ottenere un composto omogeneo.
- Incorporare l’olio d’oliva e continuare a impastare fino a quando l’impasto è liscio ed elastico.
- Coprire l’impasto con un canovaccio e lasciarlo lievitare per circa 2 ore in un luogo caldo.
- Preriscaldare il forno a 220°C.
- Dividere l’impasto in porzioni e stenderle in forme allungate e schiacciate.
- Infornare per circa 15-20 minuti, finché le paposce sono dorate.
- Sfornare, lasciare intiepidire e farcire a piacere.
Un’Esperienza da Non Perdere
Assaporare una paposcia nel cuore del Gargano è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. La croccantezza del pane, la freschezza degli ingredienti, i profumi che evocano tradizioni antiche: tutto contribuisce a rendere unico ogni morso.
E dopo una giornata trascorsa ad esplorare le bellezze naturali e storiche del Gargano, non c’è niente di meglio che rilassarsi gustando una paposcia accompagnata da un buon bicchiere di vino locale.
Per chi desidera vivere un soggiorno indimenticabile nel Gargano, immerso nella natura e nella cultura enogastronomica della regione, Pugnochiuso offre il punto di partenza ideale. Situata tra mare e montagna, questa struttura ricettiva è perfetta per chi vuole esplorare i sapori autentici del territorio e godersi momenti di puro relax.



