Nel cuore del Gargano, tra colline morbide e panorami che guardano il lago di Varano, c’è un paese che profuma di olive e di antiche tradizioni: Carpino. Qui, da secoli, si coltiva l’arte dell’olio extravergine come un sapere prezioso, tramandato da mani callose e occhi esperti.
Visitare Carpino significa immergersi tra ulivi secolari e scoprire i segreti del frantoio, tra macine, profumi intensi e racconti di terra. È un’esperienza autentica e sensoriale, perfetta per chi cerca un contatto vero con il territorio.
Gli ulivi di Carpino: un patrimonio verde che racconta storie
Gli uliveti che circondano Carpino non sono semplici coltivazioni: sono monumenti viventi, custodi di una memoria contadina che affonda le radici nei secoli. Qui crescono varietà autoctone come la “Ogliarola Garganica”, che regala un olio intenso, profumato, con note erbacee e leggere sfumature amare e piccanti.
Passeggiare tra questi alberi, specialmente in autunno o a fine inverno, è un viaggio sensoriale: il suolo è morbido sotto i piedi, l’aria sa di foglie, di legno e di vento. Ogni albero ha la sua forma, il suo carattere, il suo silenzio. E ogni famiglia ha almeno una storia legata a un raccolto buono, a una campagna difficile, a una stagione di frantoio che ha lasciato il segno.
Dentro il frantoio: un sapere antico che profuma di olive
Entrare in un frantoio tradizionale è un po’ come entrare in una cucina d’altri tempi: c’è il calore della terra, il ritmo lento, la dedizione artigiana. Alcuni frantoi di Carpino aprono le porte ai visitatori curiosi, permettendo di osservare da vicino tutte le fasi della produzione dell’olio extravergine, dalla raccolta manuale alle moderne spremiture a freddo.
Il momento più emozionante? Quando il primo olio esce dal separatore, denso e profumatissimo, e viene versato su una fetta di pane caldo. Lì, senza bisogno di parole, capisci cosa significa davvero extravergine.
Durante la visita, si imparano dettagli spesso ignorati: l’importanza della lavorazione entro poche ore dalla raccolta, la differenza tra oli filtrati e non, il ruolo fondamentale del tempo e delle temperature. È un mondo fatto di precisione, cura e amore.
Carpino tra cultura, musica e gastronomia
Carpino è conosciuta anche per il Festival della Musica Popolare, che ogni estate anima il borgo con tamburelli, balli e canti della tradizione garganica. Un motivo in più per fermarsi, anche solo per una sera, e vivere l’atmosfera di un paese vivo, dove cultura e agricoltura vanno a braccetto.
Dopo la visita al frantoio, puoi concederti una degustazione a base di pane locale, formaggi, pomodori secchi, fave e cicorie, naturalmente condita con l’olio novello. O magari acquistare una bottiglia da portare a casa: un ricordo liquido del Gargano, intenso e genuino.