Tra boschi millenari, scogliere a picco sul mare e panorami che sembrano dipinti, il Gargano è un territorio che regala emozioni forti a chi ama camminare nella natura.
Ma c’è un Gargano più segreto, lontano dalle rotte turistiche più battute, fatto di sentieri poco conosciuti, antiche mulattiere, grotte nascoste e profumi selvatici. Scoprirlo a passo lento è un’esperienza che arricchisce, rigenera e sorprende, perché qui ogni cammino diventa un viaggio nel cuore autentico della Puglia.
Il fascino selvaggio della Foresta Umbra
Iniziare da qui è quasi d’obbligo. La Foresta Umbra, cuore verde del Parco Nazionale del Gargano, è molto più di un bosco: è un ecosistema antico e misterioso, un intreccio di faggi, cerri e lecci che si estende per oltre 10.000 ettari. Molti conoscono i percorsi principali, ma i sentieri meno battuti offrono la possibilità di vivere il silenzio profondo della natura e osservare la fauna locale – caprioli, volpi, gufi – nel loro habitat naturale.
Tra i percorsi più suggestivi c’è quello che conduce al Laghetto d’Umbra, specchio d’acqua avvolto da un’atmosfera magica, soprattutto al mattino presto o nelle giornate di foschia. Per i più esperti, invece, consigliamo l’Anello della Sfilata, un itinerario vario e ombreggiato che regala scorci unici e passa accanto a grotte e doline.
Da Vignanotica a Baia delle Zagare: il trekking tra mare e falesie
Per chi cerca sentieri panoramici vista mare, il tratto di costa tra Vignanotica e la Baia delle Zagare è una delle esperienze più emozionanti che il Gargano possa offrire. Il sentiero si snoda lungo falesie bianche affacciate su acque turchesi, tra pini d’Aleppo e cespugli di macchia mediterranea, regalando visuali mozzafiato a ogni curva.
Non è raro incontrare silenzi che parlano, profumi di rosmarino selvatico e qualche gabbiano che sorvola la scogliera. Il trekking qui non è solo sport: è contemplazione, dialogo con il paesaggio, fotografia in movimento. Da fare con scarpe comode, borraccia piena e voglia di meravigliarsi.
Monte Sacro e il sentiero dei pellegrini
Tra i luoghi sacri e suggestivi del Gargano, Monte Sacro custodisce la storia dell’antico santuario dedicato a Giove prima e a San Michele poi. Il sentiero che sale verso la cima attraversa boschi silenziosi, pietre scolpite dal tempo e rovine che sembrano custodire memorie lontane.
È un percorso meno frequentato ma molto affascinante, soprattutto per chi ama coniugare natura e spiritualità. Dalla vetta, nelle giornate limpide, si gode una vista aperta sul Tavoliere e sul golfo: uno di quei panorami che tolgono il fiato e ripagano ogni passo.
Sentieri tra ulivi e muretti a secco a Mattinata
Nei dintorni di Mattinata, l’anima agricola del Gargano prende forma nei paesaggi modellati da secoli di fatica e bellezza. Qui, tra uliveti secolari, fichi d’India e muretti a secco, si snodano percorsi facili ma spettacolari, ideali anche per famiglie o escursionisti alle prime armi.
Uno dei più suggestivi è il sentiero verso Monte Saraceno, che regala scorci sul mare e porta a un’antica necropoli dauno, scavata nella roccia. Un luogo che unisce paesaggio e archeologia, perfetto per chi cerca itinerari brevi ma pieni di significato.
Da San Giovanni Rotondo a Monte Calvo: sul tetto del Gargano
Poco conosciuto, ma decisamente affascinante, è il trekking che da San Giovanni Rotondo sale fino a Monte Calvo, la cima più alta del Gargano con i suoi 1.065 metri. Il sentiero attraversa altopiani erbosi, tratti di bosco e panorami aperti sulla costa e sull’entroterra.
È un percorso adatto a camminatori allenati, ma senza difficoltà tecniche, e rappresenta un’ottima alternativa per scoprire il lato più montano e silenzioso del promontorio. In primavera, il paesaggio si colora di orchidee spontanee e fiori selvatici.
Trekking in solitaria o con guida? Ecco qualche consiglio
Molti sentieri del Gargano non sono ancora perfettamente segnalati, per cui se non conosci bene la zona, può essere utile affidarsi a una guida esperta o unirsi a escursioni organizzate. In alternativa, scaricare una traccia GPX e munirsi di una mappa dettagliata può fare la differenza.
Sempre validi i consigli base: partire con scarpe adatte, acqua abbondante, protezione solare e cappellino; evitare le ore più calde in estate; rispettare la natura e portare via solo ricordi (e magari qualche bella foto).
Camminare per conoscere davvero il Gargano
Il Gargano non è solo spiagge e borghi bianchi. È un luogo da attraversare con calma, passo dopo passo, lasciandosi sorprendere da dettagli che sfuggono all’occhio distratto. I sentieri inesplorati del Gargano sono una porta d’accesso a un mondo fatto di silenzi, profumi, sguardi ampi e radici profonde.
Chi sceglie di fare trekking qui scopre non solo la bellezza di un paesaggio autentico, ma anche un modo nuovo di viaggiare: più lento, più consapevole, più vero.